Servizi di Patronato

Pensione invalidità/accompagnamento/inabilitÃ
Domanda handicap (L. 104/92) – Permessi e congedi 104/92
Sistemazione posizioni contributive
Pensione anticipata/di vecchiaia/di anzianitÃ
Pensione reversibilitÃ
Assegno sociale
Maternità e assegno unico
Indennità di disoccupazione (NASPI) e DIS-COLL

Pensione di invalidità, accompagnamento, inabilitÃ

Anche se sono tre cose distinte, se ho accorpate insieme dal momento che la materia previdenziale è molto vasta e questo sito vuole dare solo una spiegazione di massima e non certo dettagliata come quello dell’INPS.

In Italia, le persone con disabilità hanno diritto a specifiche prestazioni previdenziali, tra cui la pensione di invalidità, l’indennità di accompagnamento e la pensione di inabilità.

La pensione di invalidità è destinata a coloro che presentano una riduzione della capacità lavorativa a causa di un’infermità o di un difetto fisico o mentale.

L’indennità di accompagnamento è invece un sostegno economico per chi necessita di assistenza continua a causa di una grave limitazione nella capacità di deambulazione o di compiere gli atti quotidiani della vita.

La pensione di inabilità è riconosciuta a chi è assolutamente e permanentemente incapace di svolgere qualsiasi attività lavorativa.

Queste prestazioni sono gestite dall’INPS e possono essere richieste attraverso i patronati, che offrono assistenza nella presentazione delle domande e nel seguire l’iter burocratico necessario.

I patronati svolgono un ruolo fondamentale nell’assistere i cittadini, fornendo consulenza e supporto per accedere ai diritti previdenziali e assistenziali garantiti dalla legge italiana.

Domanda handicap (L. 104/92) – Permessi e congedi 104/92

La Legge 104/92 è una normativa italiana che riconosce diritti specifici ai lavoratori con disabilità o che assistono familiari disabili.

Tra questi diritti, vi sono permessi e congedi retribuiti che possono essere richiesti per assistere persone con handicap grave.

I permessi ordinari consentono di assentarsi dal lavoro per due ore giornaliere o per tre giorni complessivi al mese, mentre i congedi straordinari offrono la possibilità di un’astensione prolungata fino a due anni.

Le domande per tali benefici possono essere presentate all’INPS, ma è anche possibile avvalersi dei patronati, che offrono assistenza gratuita nella compilazione e presentazione delle pratiche, garantendo supporto e consulenza durante l’intero processo.

Questi enti facilitano l’accesso alle agevolazioni previste dalla legge, aiutando i lavoratori a navigare tra le procedure burocratiche e a esercitare i propri diritti in maniera più efficace.

Sistemazione posizioni contributive

La sistemazione delle posizioni contributive è un processo amministrativo importante, gestito dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale).

Questo processo consente ai lavoratori di verificare e correggere la propria posizione assicurativa, assicurandosi che tutti i contributi versati siano correttamente registrati.

Questo è fondamentale per garantire i diritti pensionistici del lavoratore.

La sistemazione può includere il riscatto di periodi lavorativi non coperti, la ricongiunzione di contributi versati in diversi fondi pensionistici, e la correzione di eventuali errori o omissioni nei dati contributivi.

Inoltre, l’INPS offre un servizio online che permette ai lavoratori di consultare il proprio estratto conto contributivo in tempo reale, facilitando così la gestione della propria carriera previdenziale.

Pensione anticipata, di vecchiaia e di anzianitÃ

La pensione anticipata, di vecchiaia e di anzianità sono termini che si riferiscono a diversi tipi di pensione.

La pensione di vecchiaia è un beneficio economico garantito a coloro che raggiungono un certo limite di età, che attualmente è di 67 anni, e hanno versato un minimo di contributi, generalmente 20 anni.

La pensione anticipata permette di andare in pensione prima dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, a patto di aver accumulato un numero sufficiente di anni di contributi, che varia in base a specifiche normative.

Ad esempio, per il biennio 2023-2024, l’età per la pensione anticipata è di 64 anni con almeno 20 anni di contributi.

La pensione di anzianità, come era intesa in passato, non esiste più; è stata sostituita dalla pensione anticipata a seguito della riforma Monti-Fornero.

Quest’ultima consente di ritirarsi dal lavoro prima dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ma richiede un numero di anni di contributi più elevato rispetto alla pensione anticipata standard.

Pensione reversibilitÃ

La pensione di reversibilità è un beneficio previdenziale destinato ai familiari superstiti di un lavoratore o pensionato deceduto che era iscritto a una delle gestioni previdenziali dell’INPS.

Questa pensione assicura un sostegno economico ai familiari, calcolato in base alla pensione che il defunto percepiva o avrebbe percepito.

Il diritto alla pensione di reversibilità spetta al coniuge superstite, ai figli, e in alcuni casi, ad altri parenti stretti come genitori, fratelli e sorelle, se dipendenti economicamente dal defunto.

Per i coniugi separati o divorziati, ci sono condizioni specifiche che determinano l’accesso a questo beneficio.

La domanda per la pensione di reversibilità deve essere presentata all’INPS attraverso i Patronati e l’importo viene calcolato considerando vari fattori, tra cui il grado di parentela e la composizione del nucleo familiare.

Assegno sociale

L’assegno sociale è una prestazione economica erogata dall’INPS, destinata a cittadini in condizioni di disagio economico con redditi inferiori alle soglie stabilite dalla legge.

Questo beneficio è rivolto a cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari residenti in Italia che hanno raggiunto i 67 anni di età e che dimostrano un bisogno economico.

Per ottenere l’assegno, è necessario avere una residenza effettiva in Italia e soddisfare il requisito di un soggiorno legale e continuativo nel paese per almeno dieci anni.

L’importo dell’assegno sociale viene aggiornato annualmente e dal 1° gennaio 1996 ha sostituito la pensione sociale.

La domanda per l’assegno sociale deve essere presentata all’INPS attraverso il Patronato e il pagamento inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Maternità e assegno unico

La maternità statale è un diritto garantito alle madri lavoratrici, che prevede un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro per la tutela della salute della madre e del bambino.

Si differenzia dalla maternità comunale, in quanto, quella comunale viene data alle madri che non lavorano a patto di requisiti ISEE, mentre quella statale è destinata solo alle madre lavoratrici.

Questo periodo è generalmente di cinque mesi, distribuiti prima e dopo il parto.

L’assegno di maternità dello Stato è una prestazione economica erogata dall’INPS per sostenere i genitori durante questo periodo, a condizione che soddisfino determinati requisiti di residenza e cittadinanza o titoli di soggiorno.

L’assegno unico, invece, è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico fino al compimento dei 21 anni, o senza limiti di età in caso di figli disabili.

È destinato a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati, e l’importo varia in base alla fascia ISEE della famiglia.

Indennità di disoccupazione (NASPI) e DIS-COLL

L’indennità di disoccupazione NASpI, che sta per Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un sostegno economico destinato ai lavoratori subordinati che hanno perso involontariamente il lavoro.

Per riceverla, è necessario avere un certo numero di settimane di contributi e presentare la domanda entro termini specifici dopo la cessazione dell’impiego.

La DIS-COLL, d’altra parte, è un’indennità mensile per i collaboratori coordinati e continuativi, assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio che hanno perso il lavoro involontariamente e sono iscritti alla Gestione Separata INPS.

Questa indennità è calcolata come una percentuale del reddito medio mensile e ha requisiti specifici per l’accesso.

Entrambe le prestazioni sono volte a fornire un sostegno temporaneo durante il periodo di ricerca di un nuovo impiego, contribuendo così a mitigare l’impatto economico della disoccupazione.